Colli Euganei Serprino

IL SERPRINO D.O.C. DEI COLLI EUGANEI

Il Serprino è un vino bianco frizzante o spumante prodotto sui Colli Euganei, dove le caratteristiche del suolo e del clima creano una combinazione di intensi caratteri qualitativi che portano i vini euganei oltre i confini regionali e nazionali.

Serprino Colli Euganei

Le origini: dal “Pucinum” di Plinio il Vecchio al “Pedevenda” di Acanti

Il Serprino è presente da tempo immemore sui Colli Euganei, e la sua coltivazione è talmente radicata, che fa parte della storia stessa delle genti di questa terra.

Le notizie sulla sua origine non sono molte, alcune testimonianze riconducono il vitigno all’epoca romana, al celebrato Pucinum. La notizia viene da Plinio, il naturalista, che racconta come Livia, moglie dell’imperatore Augusto, fosse debitrice della sua longevità proprio a quel vino e ne indicava l’origine nei dintorni di Trieste, nei pressi dei luoghi dove sfocia il fiume carsico Timavo.

Ma è veramente lì la sua origine? Se lo chiedono Italo Cosmo e Mario Polsinelli nel compilare la voce “Prosecco” per l’Ampelografia italiana (anni ’50). Essi si interrogano se l’origine del vitigno, ammessane l’esistenza ai tempi dei Romani, sia da individuare nell’area triestina o nell’area euganea, dato che in quest’ultima la viticoltura era presente ancor prima dei Romani. Oggi il “Prosecco” ha grande diffusione e notorietà nella sinistra Piave, ma i documenti sulla presenza nell’area del vitigno non vanno oltre l’inizio dell’800.

La prima prova documentale del “Prosecco” appare in un componimento poetico: “Il Roccolo  Ditirambo” del sacerdote poeta Aureliano Acanti, stampato a Venezia nel 1754. Nei suoi versi egli celebra gli oltre 30 vini prodotti nel vicentino e tra questi cita il “Pedevenda” (appellativo medioevale dei Colli Euganei) e il “Prosecco” per cui è anche lecito supporre che questo vitigno provenisse dalle nostre zone piuttosto che dalla più lontana area triestina.

Il Vitigno

Il Serprino è un biotipo del vitigno Glera.

Sui Colli Euganei, il terreno vulcanico, ricco di minerali e il clima temperato determinano, in particolare sui vini bianchi, la produzione di significative quantità di precursori aromatici in grado di esaltarne le caratteristiche organolettiche e i sentori tipici. L’uva Serprina è caratterizzata da grappoli di grandi dimensioni e piramidali allungati dotati di ali, con acini rotondi e di forma regolare.

Note floreali e fruttate

Il Serprino D.O.C. dei Colli Euganei è un vino frizzante o spumante, vivace e leggero, con una nota fresca che ne ricorda il terreno minerale e vulcanico, di estrema piacevolezza gustativa.

Presenta note floreali e sentori fruttati, di mela, pera, pesca e frutti tropicali.

Le zone di produzione del Serprino D.O.C

Sebbene tutta l’area euganea sia vocata alla produzione del Serprino, la zona dove il vitigno meglio esprime le sue caratteristiche qualitative è quella dei Colli Euganei settentrionali, sui versanti più freschi, dove i vigneti si alternano a zone di bosco e i terreni sono marnosi, argillosi e di media fertilità.

Il metodo di produzione

Le uve vengono pressate, il mosto viene lavorato a basse temperature.

Dopo la fermentazione alcolica, viene condotta una seconda fermentazione in autoclave dove il vino raggiunge la pressione voluta (metodo Charmat).

photo credit: www.collieuganei.it

Serprino frizzante e Serprino spumante

Le versioni previste dal disciplinare sono la tradizionale versione frizzante e la nuova versione spumante.

Lo si può trovare da brut a extra dry: la quantità di zuccheri residui è una scelta che conferirà la firma aziendale al prodotto.

Di seguito, le due versioni a confronto (art. 6 del Disciplinare).

Serprino Frizzante

  • spuma: evanescente;
  • colore: giallo paglierino;
  • odore: fruttato, delicato;
  • sapore: da secco ad amabile, fresco, armonico, caratteristico;
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
  • acidità totale minima: 5,00 g/l;
  • estratto non riduttore minimo: 16,0g/l;

Serprino Spumante

  • spuma: persistente;
  • colore: giallo paglierino;
  • odore: fruttato e delicato;
  • sapore: da brut nature a dry, fresco, armonico, caratteristico;
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
  • acidità totale minima: 5,00 g/l;
  • estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

Note Tecniche

La produzione massima di uva per ettaro in coltura specializzata delle varietà di viti destinate alla produzione dei vini di cui all’art. 2 e i rispettivi titoli alcolometrici volumici naturali minimi sono i seguenti:

  • Vitigno Serprino (da Glera) 
  • Prod. max  uva/ha tonnellate 15 ,
  • Titolo vol. alc. Min. % 9,00
  • Numero minimo di ceppi per ettaro: 2.800
  • La resa massima dell’uva in vino non deve essere superiore al 70%

*Per ulteriori dettagli si rimanda al Disciplinare di produzione

photo credit: www.cucinareoggi.com

Aperitivi e primi piatti per gustare al meglio il Serprino

Il Serprino è un vino estremamente versatile, che ben si presta a tutte le occasioni, vino da aperitivo per eccellenza, è delizioso con verdure fritte ed antipasti leggeri di pesce. Ottimo anche con risotti alle erbette, crostacei e sushi.

La versione spumante si sposa bene con gli affettati e i formaggi fino a una media stagionatura.

Va servito sempre fresco, dai 5 ai 10 °C.

Si consiglia di berlo entro l’anno, per poterne apprezzare al meglio la freschezza olfattiva e gustativa. 

Iniziativa realizzata con contributo MIPAAF | DM 57497 dell’8/08/2019 lettera A